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"Ce l'hai fatta!"

  • Immagine del redattore: pitwallstories
    pitwallstories
  • 27 lug 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Il Circuit de Monaco è sempre stato considerato come un pezzo di storia, il ‘fiore all’occhiello’ di una qualunque stagione di Formula Uno. Fin dalla prima gara tenutasi su questo circuito, nel 1929, tutti sapevano che il Gran Premio di Monaco era destinato ad essere diverso dagli altri. In ogni maniera possibile e immaginabile. Da quel momento in poi ogni pilota che era pronto a guidare la propria monoposto tra le strade monegasche, sapeva nel proprio cuore, non solo nella mente che in quel luogo, tirava un’aria diversa.


Ne era consapevole anche Ayrton Senna. Perfino dopo aver vinto questa gara sei volte e diventando così il pilota con più vittorie su questo circuito, sentiva comunque il peso sulle proprie spalle, le aspettative, le speranze e i sogni di chi guardava, spettatore. Perchè si sa che a Monaco i veri giudici sono gli occhi di chi guarda dagli spalti, dai balconi, dalle strade, da un qualunque posto da dove si riesce ad avere uno sguardo delle macchine.


Ed è proprio tra queste strade che vi era un bambino, in punta di piedi, provando disperatamente a guardare le macchine che passavano sotto di lui. Il suo nome è Charles Marc Hervé Perceval Leclerc. Si aggrappava alla gamba del padre, implorando di prenderlo in braccio così da poter vedere meglio. Papà Hervé che guardò in basso verso il figlio e immediatamente riconobbe la scintilla nei suoi occhi. Quella stessa scintilla che alimenterà il fuoco di una passione ardente che non verrà mai spenta, non finché il sogno non diventerà realtà. Quindi è su quel balcone che Papà Hervé fece una tacita promessa. Di fare tutto il possibile affinché potesse vedere il figlio vivere il sogno, il suo sogno.

Charles Leclerc Hervé Leclerc
Charles Leclerc e Hervé Leclerc Foto: Charles Leclerc, via Instagram

Una promessa che come sappiamo venne onorata per moltissimo tempo.. finché purtroppo i soldi diventarono un problema e l’unica cosa sensata che rimaneva da fare era spegnere il fuoco e porre fine al sogno. Ma in seguito, il sogno di quel bambino fu salvato da qualcuno, qualcuno il cui nome oggi brilla tra le stelle più luminose del firmamento, Jules Bianchi. Jules che in modo così amorevole prese quel piccolo bambino sotto la sua ala e lo trasformò nell’uomo che è oggi.


Questi sono i primi nomi che Charles Leclerc fa, uscito dalla sua monoposto, dopo aver appena vinto il Gran Premio di Monaco. Dopo aver vinto la sua gara di casa per la prima volta. Oltre i rumorosi applausi della folla spettatrice e il team Ferrari che lo aspetta a braccia aperte, Charles parla di suo papà Hervé e del suo migliore amico Jules.

Devo ammettere che stavo pensando a mio padre molto di più mentre guidavo [...] Lui ha fatto di tutto affinché io possa essere qui. Era il nostro sogno.”

Dice con le lacrime agli occhi e dopo numerose pause fatte per evitare che le emozioni possano prendere il sopravvento.

Si ricorda di tutto, Charles Leclerc, mentre i ricordi del suo passato gli offuscano la mente. Ricordi che balzano dall’essere spettatore delle gare con suo padre, ai giorni passati al circuito dei kart con Jules. Si ricorda di tutto mentre è in piedi sul gradino più alto del podio di Monaco, davanti alla sua città. Una città che più volte in passato lo ha fatto dubitare delle sue stesse capacità. Una città che lui ama così tanto ma che, per qualche motivo, non è mai riuscita a ricambiare questo sentimento.


Durante gli ultimi giri avevo delle lacrime così grandi che non riuscivo a vedere nulla.” Charles ammette in un'intervista dopo che gli hanno chiesto come si sentisse verso la fine della gara. Una dichiarazione che ovviamente è dimostrata essere vera semplicemente ascoltando il suo team radio nel quale Charles lancia urla di gioia e di pura felicità.

Parla, Charles Leclerc, con voce rotta dall’emozione mentre ringrazia il suo ingegnere di pista, il suo team, i suoi amici e familiari, e tutti coloro che lo hanno sempre sostenuto.

Charles Leclerc Formula 1 car
Charles Leclerc Foto: f1.com

Oggi Charles Leclerc finalmente sorride mentre con le lacrime agli occhi, guarda giù sulla folla ma in particolare guarda le persone vestite di ROSSO. Perché per lui la Ferrari è diventata molto più di una semplice scuderia. E’ diventata una famiglia. Sono le persone che sono state con lui fin dai primi anni della sua carriera in Formula Uno. Sono le persone che hanno saputo riconoscere il suo straordinario talento e gli hanno dato il nomignolo di ‘Il Predestinato’. Un nomignolo che lui porta ancora con tantissimo orgoglio. Sono le persone che hanno dimostrato a quel bambino che guardava con il padre le macchine sfrecciare sotto casa, che i sogni possono diventare realtà.


Per Charles infatti, sembra tutto ancora un sogno. Un bel sogno dal quale non si vuole svegliare. Ma lì fuori, dove c’è il mondo reale, c’è anche un’intera città che urla il suo nome mentre le strade si colorano del rosso più acceso. Un’emozione indescrivibile che si riflette nella sua seconda casa, l’Italia, dove tutti i Tifosi festeggiano la vittoria di oggi come se fosse anche la loro. Trattiene le lacrime, Charles Leclerc, per il tempo in cui canta entrambi gli inni, quello monegasco e quello italiano. Perché questo è ciò che Charles Leclerc è diventato: Principe di Monaco, Re della Ferrari, nato a Monte Carlo ma cresciuto a Maranello.

Daghe Charles


Charles Leclerc wins in Monaco 2024
Charles Leclerc Foto: Charles Leclerc via Instagram

Scritto da Fran

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