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Da strade a circuiti cittadini

  • Immagine del redattore: pitwallstories
    pitwallstories
  • 13 set 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Cosa c’è di più bello di una città che, per un intero weekend, abbandona il suo traffico quotidiano per dedicarsi completamente alle corse automobilistiche? Inutile girarci intorno: i circuiti cittadini hanno un fascino difficilmente eguagliabile. È semplicemente incredibile vedere le velocissime monoposto che tutti conosciamo sfrecciare sulle stesse strade che, fino a qualche giorno prima, erano sede della frenesia che solo le grandi città sanno regalare. 


Per definizione, un circuito cittadino è un tracciato motoristico su strade pubbliche temporaneamente chiuse al traffico. Non è un mistero il fatto che, rispetto ai circuiti permanenti, quelli cittadini siano tra i più impegnativi da affrontare. Curve strette e spesso cieche, muretti pronti a punire ogni singolo errore, spazi strettissimi per tentare il sorpasso: è per questo che ogni circuito cittadino rappresenta una vera e propria sfida per qualsiasi pilota. Nonostante ciò, questi tracciati sono tra i più attesi. Andiamo a scoprire i circuiti cittadini più belli che il motorsport ci offre!


Baku, Azerbaijan, circuito
Baku, Azerbaijan, Foto: bmw.com

Iniziamo dal circuito che ospiterà il prossimo Gran Premio di Formula 1: Baku, Azerbaijan. Immaginate per un secondo di essere un pilota: vi trovate nel centro storico di questa magnifica città, dove il moderno incontra l’antico. Palazzi sontuosi patrimonio dell’Unesco sono il panorama che avete la fortuna di vedere mentre cercate di guadagnare più punti possibili per il mondiale. Questo circuito ha debuttato solo nel 2016, con Rosberg primo vincitore. Il suo fascino è dovuto anche ad un ulteriore aspetto: con i suoi 28 metri sotto il livello del mare, il rettilineo di partenza e arrivo del Circuito di Baku è il punto più “basso” dell’intero calendario di Formula 1! 

Tanti hanno paragonato Baku allo storico circuito di Monaco. Aperto nel 1929 è tra i circuiti più famosi al mondo. L'ex campione Nelson Piquet affermò: “È come andare in elicottero nel salotto di casa”. Si tratta del circuito più antico, più corto e più lento nel calendario di F1, ma anche uno dei più impegnativi: le sue strettissime curve rendono praticamente impossibile il sorpasso. Non abbiamo bisogno di tornare tanto indietro nel tempo per avere un esempio di tutto questo: il Gran Premio di Monaco 2024 è iniziato con il tremendo incidente tra Sergio Perez e le due Haas di Magnussen e Hulkenberg, con la vettura del messicano completamente distrutta dall'impatto con le barriere. 


Circuito di Monaco, Formula 1
Circuito di Monaco

I circuiti cittadini sono talmente in voga che persino una città come Las Vegas ne ha voluto uno. Glamour, celebrità, hotel di lusso, casinò: Formula 1 e Las Vegas sembrano un'accoppiata perfetta. Eppure, all'inizio degli anni '80, il primo tentativo di portare il motorsport nella città non ha dato i risultati sperati. Nel 1981 e nel 1982 la F1 corse nel parcheggio del Caesars Palace l’ultimo round stagionale: qui Nelson Piquet e Keke Rosberg furono incoronati Campioni del Mondo. Dopo una breve parentesi durata appena due anni, la Formula 1 decise di abbandonare le strade della città del Nevada fino al 2023. L’anno scorso infatti il Gran Premio di Las Vegas è stato disputato sul nuovissimo Strip Street Circuit. Nonostante le riserve iniziali, ha regalato grande spettacolo a tutti gli appassionati di Formula 1! La gara, che si svolge in notturna e che vede i piloti affrontare il tracciato in senso antiorario, si tiene attorno alla MSG Sphere Arena, su un rettilineo di mezzo chilometro lungo Koval Lane e davanti ai famosi casinò di Treasure Island, The Mirage, Caesars Palace e alle fontane del Bellagio. A concludere il tutto provvede poi un rettifilo lungo ben 1,9 km dove i piloti possono raggiungere punte di 340 km/h di velocità massima.


L’annuncio dell’ingresso del Gran Premio di Madrid a partire dal 2026 aggiunge un altro circuito cittadino al calendario. Possiamo affermare con certezza che progressivamente ci si sta spostando sempre più verso le grandi città abbandonando i tracciati permanenti. Le gare cittadine si sono rivelate opportunità enormi per espandere il mercato globale della Formula 1, aprendo a nuovi scenari sportivi e commerciali. Paesi come Arabia Saudita e Azerbaijan investono cifre consistenti per ospitare le gare, con il chiaro obiettivo di incrementare il turismo locale. La stessa Liberty Media ha affermato di voler continuare il percorso verso il sempre maggior coinvolgimento delle città: portare le gare direttamente nelle metropoli riesce a facilitare la partecipazione da parte del pubblico, connessa ad eventi di maggiore portata.

Curiosamente si tratta di un percorso inverso a quello della Formula E, categoria nata proprio con l’idea di portare lo spettacolo delle corse automobilistiche nelle città di tutto il mondo, sfruttando il fatto di essere una serie ad emissioni zero. Le innovazioni tecnologiche permettono infatti alle vetture di Formula E di spostarsi progressivamente verso circuiti più tradizionali. Ovviamente, è un modo per aumentare lo spettacolo di un campionato che sicuramente non ha lo stesso ritorno economico della massima serie. Formula 1 e Formula E si stanno dunque indirizzando verso due percorsi differenti, anche perché stanno cercando di conseguire obiettivi diversi fra loro. Da una parte la Formula 1 guarda al modello delle “destination cities” e alla possibilità di aumentare il potenziale commerciale delle corse, dall’altra la Formula E è alla ricerca di una stabilità che raramente ha trovato nel corso degli ultimi anni dal punto di vista del calendario.


Quello relativo ai circuiti cittadini è un dibattito destinato a proseguire nel tempo. C’è già chi guarda con nostalgia ai circuiti tradizionali che sembrano lasciare progressivamente il posto alle grandi metropoli. La speranza è sicuramente quella di non vedere l’intrattenimento del motorsport soccombere dietro lo spettro del guadagno economico. Concludiamo spezzando una lancia in favore dei circuiti cittadini, visti i prossimi due appuntamenti del mondiale, rispettivamente a Baku e Singapore. Lo spettacolo è garantito!


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